"Sono solo undici persone che giocano a pallone"
Questa frase l’abbiamo sentita mille volte, ma chi la dice non ha mai capito cosa accade davvero.
Perché non vedono le lacrime che cadono lontano dai riflettori.
Non sentono il fiato corto, il cuore che esplode, i sogni che urlano da un campetto polveroso.
Non sanno che lì dentro c’è un bambino che non ha mai smesso di crederci.
È più di un gioco.
È ISTINTO, SACRIFICIO, VISIONE.
È l’Echo di chi ha riscritto la storia a colpi di genio e follia.
Di chi ha corso anche quando non c’era più niente da vincere.
Di chi oggi continua a sfidare il tempo con ogni tocco.